Psicologo e membro ordinario SPI
Dottor Carlo Pasino
Chi sono
Il dottor Carlo Pasino è membro ordinario della Società di Psicoanalisi Italiana e dell’International Psychoanalytical Association. Psicoterapeuta di gruppo, coppie, adulti e adolescenti, riceve nel suo studio privato di Alessandria. Docente presso l'Università di Torino (psicoterapie brevi, psicodinamica della vita organizzativa, supervisione agli specializzandi), Magistrale in Psicologia del Lavoro e del Benessere Organizzativo ed è docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute. Effettua docenze presso la Scuola di Specializzazione Area G e presso l′ Istituto di Training di Milano della Società di Psicoanlisi Italiana. É formatore e supervisore presso vari servizi socio-sanitari.
Nella sua lunga carriera professionale è stato supervisore di numerosi progetti riabilitativi, ha attivato gruppi di auto-aiuto per genitori e familiari di portatori di handicap e per genitori di pazienti psichiatrici, tossicodipendenti, alcolisti. Ha effettuato psicoterapia di gruppo per pazienti psichiatrici, tossicodipendenti, adolescenti.
Ha partecipato quale relatore a numerosi congressi della Spi ed è stato autore di pubblicazioni su ansia e disturbi psicosomatici, dipendenze da sostanze stupefacenti e alcool e strumenti diagnostici e di premonizione.
L′attività di psicoanalista nella propria stanza d’analisi, in seguito al completamento del proprio training alla Società di Psicoanalisi, diventando poi membro ordinario, si è allargata alle psicopatologie gravi, alle coppie, agli adolescenti, alle analisi di gruppo, alle supervisioni individuali e istituzionali, infine a interventi specifici nelle organizzazioni attraverso Gruppi Balint.

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Ambiti di intervento
Psicoanalisi individuale
L’esperienza clinica ha riguardato incontri con persone dai funzionamenti psichici al limite, forme di malessere che spesso si traducevano in angosce e disturbi dei processi di soggettivazione e simbolizzazione. Oggi sempre più spesso si riscontrano modalità dissociative nelle funzioni integrative mente-corpo, rendendo necessario ampliare gli orizzonti della teoria e mutare la tecnica psicoanalitica. Tale estensione della pratica clinica ha di fatto messo alla prova gli assunti teorici del metodo classico della psicoanalisi così concepita da Freud 120 anni fa. Con l’esperienza personale di 35 anni di attività si è reso necessario poter utilizzare paradigmi teorici in grado di assumere la rappresentazione mentale in tutta la sua estensione, includendo numerose forme di espressione da quelle rappresentate a quelle in azione: pensieri non formulati, azioni, comportamenti, espressioni non verbali, elementi metaforici della narrazione, elementi sensoriali, etc.
Psicoanalisi di gruppo
Per quanto riguarda i gruppi di analisi e interventi sui gruppi di lavoro le esperienze specifiche del campo gruppale hanno avuto un diverso livello di complessità e sono state concettualizzate con modelli che evidenziano una discontinuità dalla dimensione clinica duale: si parla infatti di ′estensioni′ del metodo psicoanalitico e di ′terza′ o ′quarta topica′, nella psicoanalisi francofona; di ′visione binoculare′, di ′mentalità di gruppo′ e di ′approccio sistemico-psicodinamico′ nella psicoanalisi anglosassone.
Interventi nelle organizzazioni
Le attività di formazione gruppale sono immaginate come un rimedio a disfunzioni relazionali e istituzionali purtroppo molto diffuse nelle organizzazioni. In effetti, le comunità socio-sanitarie e generalmente i luoghi di lavoro, soffrono spesso di disturbi che si manifestano come situazioni problematiche attivate da processi gruppali (dinamiche intergruppali primitive e proiettive, paranoia istituzionale, costituzione e deriva di clan, etc). In queste particolari condizioni di lavoro l’ambiente è spesso intossicante e provoca varie sofferenze psicologiche e fisiche negli operatori, mentre le esperienze gruppali formative sono immaginate come una buona pratica trasformativa che potrebbe funzionare come fattore preventivo in grado di controbilanciare la prevalenza delle dinamiche gruppali disfunzionali.
Psicologia del lavoro
Attività finalizzata al raggiungimento del benessere aziendale e individuale che andrà ad incidere su un migliore rendimento lavorativo
Disturbi psicosomatici
Trattamento di disturbi che si possono considerare malattie vere e proprie che comportano danni a livello organico e che sono causate o aggravate da fattori emozionali.
Modelli
Per ottenere tale varietà di interventi, utilizzando sempre la teoria psicoanalitica di Freud e dei suoi successori, è stato necessario sviluppare setting per trattamento su misura diversificati riguardanti problematiche di cura che non si potevano affrontare con il metodo classico, ma rivisitando la teoria psicoanalitica attraverso gli autori che sono subentrati nel tempo.
Setting ben configurati, definiti sui bisogni dei clienti, dimensionati nello spazio-tempo in cui si facilitavano incontri tra le menti per la formazione di nuovi pensieri, a vertici diversi. La psicoanalisi classica si è evoluta modificando alcune tecniche, la più importante riguardante il Setting: ′Le condizioni necessarie per effettuare l’indagine e la trasformazione dei fenomeni psichici, in particolare quelli concernenti l’inconscio, in uno specifico ambiente′ (Winnicott 1955). Il Setting definito anche come ′la somma di tutti i particolari della tecnica′, ′il contenitore che permette al passato del paziente di essere il presente nello studio dello psicoanalista′, e anche lo ′spazio dell’illusione′ è stato sottoposto a varie condizioni secondo il tipo di utenza a cui si rivolge. Il suo valore di ′costrutto sistematico′, come lo definì Corrao, attraversa tutte le attuali concezioni sulla relazione psicoanalitica, come costruttore di un apposito spazio per ′pensare i pensieri′ in psicoanalisi, ma anche regolatore e modulatore dei limiti entro cui l’analisi può estendersi senza perdere la propria specificità. ′Scenario del teatro della mente′ lo definisce Petrella, ′contenitore di livelli multipli di realtà′ dice Modell. Corrao suggeriva che lo si dovesse leggere ′modificando radicalmente (siamo negli anni ‘70), il modo di valutare il ruolo rispettivo dell’analista e dell’analizzato che appaiono dunque individuati come co-attori primari, paritetici, che simultaneamente conferiscono esistenza-forma e contenuto al campo analitico laddove co-agendo insieme in una struttura di coppia ne determinano lo specifico universo comunicativo, la processualità, il ritmo′. Nel setting della formazione la creazione di uno spazio idoneo crea la possibilità di favorire l’acquisizione di uno sviluppo di metodologie di lavoro e di pensiero atte al benessere organizzativo e creare le migliori condizioni per chi cura e per chi lavora.
Mission
La consulenza con uno psicoanalista, uno psicologo, uno psicoterapeuta può essere una scelta importante per superare momenti non semplici della propria vita ma anche diventare un momento di riflessione e di comprensione per tutte quelle professioni e attività che coinvolgono le relazioni umane e che implicano interventi e decisioni, spesso molto difficili, per le quali un confronto con uno psicoanalista può rivelarsi prezioso.
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Dr. Carlo Pasino
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